Rischio crolli per scioglimento ghiacciaio, evacuata la Val Ferret
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Rischio crolli per scioglimento ghiacciaio, evacuata la Val Ferret

Il sindaco di Courmayer Stefano Miserocchi ha disposto entro le ore 11 l'evacuazione di una trentina di abitazioni della bassa Val Ferret

Il ghiacciao Planpicieux
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6 Agosto 2020 - 08.30


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Il sindaco di Courmayer, Stefano Miserocchi, ha disposto l’evacuazione di una trentina di abitazioni che si trovano nella parte bassa della Val Ferret, a causa di una nuova allerta scattata per il pericolo di crolli del ghiacciaio di Planpincieux, sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco.
Nelle abitazioni da evacuare entro le 11 del 6 agosto “ci sono una ventina di residenti” e un “numero più alto di turisti, che sarà accertato solo con il censimento previsto domani mattina da parte delle forze dell’ordine e della protezione civile”, spiega il sindaco. Gli sfollati avranno una “zona di accoglimento” nel palaghiaccio di Courmayeur, con la collaborazione della Croce rossa. “Per i residenti valuteremo le soluzioni da trovare” mentre “i turisti dovranno trovare altre soluzioni”, anticipa il primo cittadino.

I tecnici di Regione Valle d’Aosta e Fondazione montagna sicura in serata hanno spiegato all’amministrazione comunale di Courmayeur che l’evoluzione del ghiacciaio di Planpincieux ha delineato un “nuovo settore” con un volume di circa 500 mila metri cubi e, di conseguenza, una nuova “zonizzazione delle zone a rischio” (dal 24 settembre 2019 al 13 novembre scorsi un tratto della Val Ferret era stato chiuso per il pericolo di crollo di una porzione da 250 mila metri cubi),
Si tratta in particolare di una “zona rossa (massa densa)” e di una “zona gialla (nube aerosol)”. Inoltre sono stati rilevati “trend anomali di temperature”, con un rialzo atteso già dal 6 agosto.
La “situazione di rischio avrà una durata ridotta stimata in almeno tre giorni”, si legge nell’ordinanza comunale. Le persone che si trovano fuori dalle zone rosse e gialle possono scegliere di restare in Val Ferret “se ritengono di essere autonomi (anche rispetto alle scorte alimentari) per il periodo di almeno tre giorni”.
Per accedere alla vallata esiste la “strada alternativa “della Montitta a senso unico alternato, con impianto semaforico e sistema radar doppler attivo”: l’accesso è riservato a soccorritori, forze dell’ordine, personale comunale dei servizi essenziali e persone autorizzate dal sindaco.

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