Il caffè può diventare il secondo ‘oro nero’ e sostituire il petrolio? Difficile da dirsi. Ma a Londra hanno trovato un modo di riutilizzare la bevanda che ci mette tutti in moto al mattino in modo totalmente differente, bio e green. I fondi del caffè hanno, infatti, trovano nuova vita diventando pellet per alimentare stufe, caldaie e in futuro anche le auto. L’iniziativa è della catena Caffè Nero, che in questi giorni ha svelato una partnership con le aziende specializzate in riciclo First Mile e Bio-Bean.
La collaborazione, iniziata nel luglio scorso, dovrebbe consentire in un anno di raccogliere 218 tonnellate di fondi di caffè dai negozi presenti nella capitale britannica. I fondi saranno trasformati in 98 tonnellate di pellet, sufficienti ad alimentare 435 case per un anno. Per il futuro, ha spiegato l’azienda, l’intenzione è sia di estendere l’iniziativa ad altre città, sia di trasformare i fondi di caffè anche in un altro combustibile, il biodiesel. Una tonnellata di fondi caffè, infatti, consente di ottenere 245 litri di biodiesel.
L’idea è stata sposata anche da un’altra catena di caffetterie, Costa Coffee, che nel dicembre scorso ha annunciato un’intesa con Bio-Bean in base alla quale raccoglierà tremila tonnellate di fondi di caffè da 800 punti vendita, destinate alla produzione di biocarburante.
E il riciclo dei fondi del caffè non è l’unico modo in cui il settore cerca di ridurre il proprio impatto sull’ambiente.
Alcune settimane fa la City londinese ha lanciato un’iniziativa per raccogliere i bicchieri del caffè, così da poterli riciclare evitando che finiscano in discarica.