Sciopero del 29 novembre, Salvini fa scattare la precettazione
Top

Sciopero del 29 novembre, Salvini fa scattare la precettazione

Cgil e Uil annunciano lo sciopero nazionale di 8 ore e il ministro dei trasporti precetta i lavoratori

Sciopero del 29 novembre, Salvini fa scattare la precettazione
Preroll

globalist Modifica articolo

26 Novembre 2024 - 20.18


ATF

Scatta la precettazione dei sindacati da parte del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, per lo sciopero di venerdì 29 novembre.

Lo rende noto il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) dopo un incontro con le organizzazioni sindacali. Tuttavia, Cgil e Uil annunciano che impugneranno il provvedimento: “Attenderemo gli atti, li valuteremo e procederemo nella direzione necessaria”, ha dichiarato Maria Grazia Gabrielli della segreteria nazionale Cgil.

Richiesta di riduzione a 4 ore

In precedenza, la commissione di garanzia sugli scioperi aveva chiesto di ridurre l’astensione dal lavoro. Salvini ha proposto di limitare la protesta nel trasporto pubblico locale (Tpl) da 8 a 4 ore, ma i leader di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, hanno confermato che lo sciopero durerà 8 ore, nel rispetto delle fasce di garanzia.

Salvini: “Intervengo per evitare il caos”

“Per evitare agli italiani l’ennesimo venerdì di caos, ho deciso di intervenire direttamente, riducendo a 4 ore lo sciopero indetto da alcuni sindacati”, ha spiegato Salvini in un video. “Diritto allo sciopero sì, ma anche diritto al lavoro per la stragrande maggioranza degli italiani. Questo è l’impegno che mi sono preso”.

Landini e Bombardieri: “Sciopero di 8 ore nel rispetto della legge”

Leggi anche:  Landini (Cgil) contro Meloni: "Legge di bilancio ingiusta perché non colpisce l'evasione"

I sindacati, dal canto loro, difendono la protesta e la sua durata. “Lo sciopero non è contro Salvini ma per i diritti dei lavoratori, per contratti migliori, maggiore sicurezza e un trasporto pubblico più dignitoso”, ha ribadito Bombardieri.

Cgil: “Impugneremo la precettazione per lo sciopero”

“Attenderemo gli atti, li valuteremo e poi la necessità sarà quella ovviamente di impugnarli e di procedere nella direzione che già purtroppo abbiamo avuto modo di riscontrare in precedenti scioperi generali”. Lo annuncia dalla segreteria nazionale della Cgil, Maria Grazia Gabrielli, parlando con i giornalisti al termine della riunione al Mit. “Se faremo ricorso al Tar? – ha proseguito – Valuteremo in virtù di come sarà argomentata” la precettazione, “chiaramente” ci sarà “un ricorso al Tar, ma non escludiamo neanche di approfondire tutte le vie necessarie alla tutela in primis dello sciopero generale e dei lavoratori a cui viene leso questo diritto”.

Schlein: “Governo rifiuta confronto e nega diritto sciopero”


“Sta purtroppo diventando un copione, quello del governo che rifiuta il confronto con i lavoratori, respinge i tentativi di esporre le proprie ragioni e che, con la precettazione, nega anche il diritto di sciopero. Una violazione grave, che disapproviamo fermamente”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein.

Native

Articoli correlati