Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, al ‘Lombardia World Summit’ in corso a Milano ha lanciato l’ennesimo allarme sull’economia europea, messa in ginocchio da inflazione e politiche poco lungimiranti.
“Non possiamo chiudere gli occhi di fronte a quello che è accaduto dalla seconda metà del 2022, mi riferisco a inflazione e boom di costi energetici, che però hanno visto le imprese lombarde e del Nord dimostrare una certa maturazione”.
“Tuttavia i limiti sono sempre più evidenti per numerose frustate esogene. C’è una frenata che non possiamo non vedere. Le crisi sono sempre più frequenti, rapide e imprevedibili. A questi grandi freni si aggiungono altri fattori, come quello che fra 3-5 anni si possa rompere il mercato unico europeo”.
“In assenza di fondi europei, basandosi solo su politiche fiscali nazionali, si arriva alla rottura del mercato unico. In Francia e Germania ad esempio si pagano costi energetici più bassi dell’Italia”.