Celebrare i 20 anni  dell’euro superando sovranismi e nazionalismi esasperati
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Celebrare i 20 anni  dell’euro superando sovranismi e nazionalismi esasperati

Di Europa e dei suoi ideali c’è urgente bisogno per tutta l’umanità in questa fase di storia.

Celebrare i 20 anni  dell’euro superando sovranismi e nazionalismi esasperati
Unione europea
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Nuccio Fava Modifica articolo

2 Gennaio 2022 - 21.40


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Saranno gli storici dell’economia, i politici e gli storici delle istituzioni a dare un giudizio più compiuto sull’importanza e il valore della moneta unica a 20 anni dalla sua istituzione. Anche se l’impressione dello scoramento e confusione di molti cittadini nella mattinata del 2 gennaio di vent’anni fa già dinnanzi al raddoppio della tazzina di caffè e dell’acqua  minerale, di frutta e verdura, con quei cartellini contrassegnati con il doppio prezzo in euro ed in lire.

Comunque un’impresa enorme, una grande innovazione inevitabilmente carica di difficoltà, resistenze e problemi. Ma anche risultato  di indispensabili sviluppi e di coraggio riformatore. Azeglio Ciampi fu grande architetto : sereno e determinato a superare anche sbandamenti psicologici, preoccupazioni e timori.

Per molti solo la grave crisi della Grecia strangolata dal debito mise in evidenza i gravi rischi di una meccanica impostazione, con conseguenze terribili per le famiglie con le strette paurose nella concessione del credito o addirittura pesanti restrizioni dei conti correnti per le somme già depositate e comunque coperti. 

Su altro piano in questi terribili mesi della pandemia l’Europa ha mostrato la positività di una risposta europea più aperta, coraggiosa e solidale. Una lezione che è dunque strumento essenziale per fare tesoro  delle stesse asperità negative e positive , per proseguire sul sentiero costruttivo della crescita e dell’investimento coraggioso nell’istruzione e ricerca sul futuro dei giovani e dell’innovazione nel mondo del lavoro. Pertanto è indispensabile superare il criterio dell’unanimità nelle decisioni da assumere per allargare il fronte della rilevanza nella più vasta condizione della politica internazionale e nella promozione dei valori civili e della democrazia .

Insomma di Europa e dei suoi ideali c’è urgente bisogno per tutta l’umanità in questa fase di storia. Mi sono innamorato di Europa fin dagli anni del liceo Maurolico a Messina, con una singolare coincidenza che vedeva l’ingresso degli studenti dinnanzi all’abitazione  del ministro Gaetano Martino, precursore della costruzione della comunità europea e della firma dei trattati di Roma. Pur nell’attuale situazione così diversa dovremmo tornare a riflettere sulle fonti ispiratrici del processo di nascita e sviluppo dell’Europa e definire gli  obbiettivi prioritari. È questo il terreno sul quale è necessario ulteriormente sviluppare il superamento dei sovranismi  e dei nazionalismi esasperati che, in ritardo sulle istanze storiche e delle urgenze dei popoli, possono e devono concretizzare le nuove soluzioni. Unico modo per celebrare 20 anni  dell’euro e la sua più  efficace funzione per l’Europa e per tutto il mondo.

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