Salvini ancora stordito dal Recovery Fund propone la solita Flat Tax
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Salvini ancora stordito dal Recovery Fund propone la solita Flat Tax

Matteo Salvini ha introdotto la presentazione della proposta di legge della Lega per la Flat Tax Fase 2 da 13 miliardi, dopo quella attuata per le partite Iva fino a 65mila euro ai tempi del governo gialloverde

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29 Maggio 2020 - 12.35


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“Presentiamo oggi la proposta di legge sulla nostra idea di rivoluzione fiscale: 46 articoli con nomi, dati, articoli e coperture. Mettiamo questo documento nelle mani del Parlamento e del governo. Principio? Pagare meno, pagare tutti grazie alla flat tax”. Così Matteo Salvini ha introdotto la presentazione della proposta di legge della Lega per la Flat Tax Fase 2 da 13 miliardi, dopo quella attuata per le partite Iva fino a 65mila euro ai tempi del governo gialloverde.

Un testo corposo in 46 articoli. “Il presente disegno di legge – si legge nella proposta presentata oggi da Salvini e Armando Siri – intende fare un ulteriore importante passo avanti nella riduzione della pressione fiscale volta all’introduzione, per tutti i contribuenti, della flat tax in Italia, già iniziata con la legge di bilancio per il 2019. Dopo la prima fase, destinata alla flat tax per le partite Iva, serve ora portare a compimento il progetto con la seconda e la terza fase dell’introduzione della flat tax, a cui è dedicata la presente proposta di legge”.La seconda fase “viene attuata attraverso: l’introduzione della flat tax per le famiglie fiscali; l’accorpamento delle ultime tre aliquote dell’imposta sul reddito delle persone fisiche; l’introduzione per 3 anni della flat tax sul reddito incrementale Irpef e Ires; la riduzione dell’aliquota dell’Ires”.

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“Attualmente -si legge nel testo della proposta della Lega- , la tassazione del reddito è su base individuale e caratterizzata da meccanismi di determinazione della base imponibile e dell’imposta a volte molto complessi. L’obiettivo della presente proposta di legge, dunque, è duplice: da un lato, creare una semplificazione del sistema e, dall’altro, giungere, quantomeno con riguardo a soglie non elevate di reddito, a una riduzione della pressione fiscale complessivamente gravante sulla famiglia, per tale intendendosi non solo la famiglia tradizionale ma anche quella delineata dalla recente evoluzione del costume sociale e dall’attuale legislazione”.

“A tal fine, è noto che la tassazione individuale, in presenza di aliquote progressive, rende, per un dato reddito familiare, l’onere tributario complessivamente dovuto da una famiglia maggiore al crescere del grado di dispersione con cui il reddito si divide tra i coniugi. La presente proposta di legge intende, dunque, provvedere alla revisione del trattamento tributario del reddito familiare con l’introduzione della flat tax per le famiglie fiscali”.

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Nello specifico, ha spiegato Siri, la Fase 2 della Flat Tax “prevede che ci sia un’aliquota unica per le famiglie monocomponente con reddito fino a 30mila euro, famiglie monoreddito fino a 60mila euro, le famiglie con reddito fino a 70mila euro. Si lascia il concetto della tassazione individuale per passare a una tassazione familiare”. E non si tratta “di aiutare i ricchi, questa proposta riguarda 25n milioni di famiglie”. Aggiunge Siri: “Sinora abbiamo speso miliardi in bonus, cig, sussidi, per avere insomma delle aspirine. Con la flat tax, con un intervento di 13 miliardi, avremo un antibiotico che aiuta le imprese, le famiglie e il lavoro, creando un circolo virtuoso”.

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