Ieri sera ci ha lasciato Lucio Villari, un grande protagonista della divulgazione storica, e stamattina la famiglia ha reso nota la scomparsa. Lo storico era tornato a Roma dopo alcuni impegni di lavoro, ma venerdì era caduto battendo la testa e fin da subito la situazione sembrava molto grave.
Lucio Villari nasce a Bagnara Calabra (Reggio Calabria) nel 1933, luogo a cui è sempre rimasto legato. Ha frequentato il mondo televisivo, infatti era conosciuto anche da questo pubblico: era stato protagonista e membro del comitato scientifico dei programmi televisivi di Rai 3 “Il tempo e la storia” dal 2013 al 2017 e “Passato e presente”. Lucio Villari era un docente universitario, titolare della cattedra di Storia Contemporanea all’Università di Roma Tre e autore di numerosi saggi, soprattutto sul periodo storico tra il ‘700 e il ‘900.
Con Rosario Villari, suo fratello, scrisse il famosissimo manuale “La società nella storia. Corso di storia per la scuola media inferiore” (Sansoni) che li rese noti a generazioni di studenti. Recentemente, in un’intervista a La Repubblica, aveva appoggiato le dichiarazioni del Capo dello Stato sulla Russia e sulla strategia di Putin: “Il parallelismo di Mattarella è azzeccato, Putin insegue il mito di potenza dell’Urss, l’Europa deve difendere le democrazie, sulla Russia sono stati troppi i silenzi degli storici”.
Lo storico si era dedicato anche agli studi sociali: Il capitalismo italiano del Novecento (Laterza, 1972), Liberismo e protezionismo. Lezioni di storia economica (De Santis, 1966), L’economia della crisi. Il capitalismo dalla Grande Depressione al crollo del ‘29 (Einaudi, 1980) La roulette del capitalismo (Einaudi, 1995). Un grande successo divulgativo ebbe La rivoluzione francese raccontata da Lucio Villari (Laterza, 1997) e così fu con Bella e perduta. L’Italia del Risorgimento (Laterza, 2009) e con America amara. Storie e miti a stelle e strisce (Salerno, 2013).
Non solo storia e studi sociali, ma Lucio Villari è stato autore di diverse riduzioni teatrali, come le Lettere Persiane di Montesquieu, interpretato da Pino Micol. E ricordiamo anche la sua partecipazione in molte trasmissioni storiche televisive. Nel 1980 sostenne il ruolo del padrone di casa ne La Terrazza di Ettore Scola. Nel 2001 ha vinto il Premio Estense e nel 2011 ha vinto il Premio Benedetto Croce.