"Mickey 17": Bong Joon-Ho trasforma la corsa allo spazio in una satira pungente
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"Mickey 17": Bong Joon-Ho trasforma la corsa allo spazio in una satira pungente

In arrivo il capolavoro di uno dei più grandi registi sudcoreani: “il film è pieno di persone che sono amabilmente ridicole"

"Mickey 17": Bong Joon-Ho trasforma la corsa allo spazio in una satira pungente
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15 Febbraio 2025 - 15.22 Culture


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Dopo aver conquistato pubblico e critica con Parasite, Bong Joon-Ho torna sul grande schermo con Mickey 17, una commedia di fantascienza che unisce satira sociale e umorismo surreale, prendendo di mira le ambizioni spaziali di Elon Musk. Questa parodia di space opera è stata presentata in anteprima mondiale giovedì a Londra e dovrebbe uscire nei cinema francesi il 5 marzo. Il film è interpretato da Robert Pattinson nel ruolo di un giovane squattrinato, Mickey. Quest’ultimo è in fuga dall’ennesimo problema sulla Terra e si ritrova a fare da cavia su un’astronave, diretto a colonizzare una nuova galassia. Pattison è uno degli attori britannici più richiesti di Hollywood e anche idolo della generazione di “Twilight”.

Elon Musk viene interpretato da Mark Ruffalo (“Avengers) ed è l’unico capitano a bordo, fatta eccezione per la moglie YIfa (Toni Collette). Mickey, assunto come “sostituibile”, si ritrova in fondo alla scala sociale della nave. Viene inviato in tutti gli esperimenti e le missioni pericolose, ma grazie a una macchina può essere “ristampato” e resuscitato ogni volta che muore. Tutto va fuori controllo quando la nave atterra su un pianeta ghiacciato, popolato da alieni con la sagoma di elefanti marini.

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Bong Joon-Ho, Palma d’Oro a Cannes e grande vincitore agli Oscar, ha realizzato il grande capolavoro “Parasite”, definito come una satira acida della società sudcoreana e delle sue disuguaglianze. Bong Joon-Ho ha anche dipinto le disuguaglianze sociali e i rapporti di potere che ne derivano in “Snowpiercer” con Chris Evans e Tilda Swinton, tratto da un fumetto, e continua qui, all’età di 55 anni, ad analizzare i rapporti di classe. Questa volta con una buona dose di umorismo. “Mickey 17” esce al momento giusto, in seguito alla posizione inedita di Elon Musk, il boss di SpaceX che sogna di colonizzare Marte, accanto a Donald Trump. La sua ombra incombe sul ruolo del miliardario interpretato da Mark Ruffalo, che mantiene il suo culto a bordo e coltiva sogni di onnipotenza.

Il film “Don’t Look Up” con Leonardo DiCaprio e Jennifer Lawrence ha colto nel segno, denunciando con ironia il negazionismo climatico nel 2021. E, allo stesso modo, “Mickey 17” prende in giro anche le profezie transumaniste in voga nel mondo della tecnologia, che promettono l’immortalità. Bong Joon-Ho, diffidente nei confronti dei film di “propaganda”, afferma di aver voluto soprattutto realizzare un film spettacolare e divertente. “Tutto ciò che accade a Mickey, la sua situazione e il modo in cui viene trattato nel film è politico. Parla di come trattiamo e rispettiamo un essere umano”, ha commentato. “È un film di fantascienza su persone che vanno su pianeti alieni, con un’astronave e tutto il resto, ma parla di persone ridicole. (…) Non è una grande avventura spaziale in cui le persone si sparano a vicenda con i laser. Parla più di perdenti ridicoli. Il film è pieno di persone che sono amabilmente ridicole”.

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