La parola d’ordine di Carlo Conti, direttore artistico del Festival di Sanremo 2025, è una sola: serenità. Nonostante il grande appuntamento a poco più di 24 ore dall’inizio, il conduttore toscano ha mantenuto la sua calma olimpica, con la sua ironia toscana che ha segnato queste ultime settimane di preparativi. La domenica mattina l’ha dedicata alla pesca con il figlio Matteo, che l’8 febbraio ha compiuto 11 anni, mentre il pranzo è stato condiviso con la moglie Francesca. Nel pomeriggio, invece, la consueta full immersion in teatro per le prove.
Anche le polemiche legate al caso Emis Killa e le voci di gossip che hanno imperversato negli ultimi giorni non sembrano scalfire il suo buon umore. “Non è Sanremo Island”, ha scherzato Conti rispondendo con la sua tipica leggerezza alle speculazioni di questi giorni. Ma dietro il sorriso di Carlo Conti c’è una consapevolezza ben precisa: il suo quarto Festival, dopo il triennio 2015-2017, è una sfida non solo artistica, ma anche commerciale. Il confronto con il quinquennio da record di Amadeus, che ha segnato ascolti e raccolte pubblicitarie da capogiro, è inevitabile. Il Festival di Sanremo è, infatti, molto più di un evento musicale: è il banco di prova per la stabilità dell’intero vertice Rai, oltre a rappresentare un magnete per la politica italiana. Eppure, nonostante l’enorme pressione, il direttore artistico non sembra perdere il controllo.
I numeri parlano chiaro, secondo lo Studio Frasi su dati Auditel: il Festival 2024 ha registrato una media di share del 66%, con picchi straordinari sui giovanissimi. La prima parte delle serate ha visto una media di 14,9 milioni di spettatori, con un record dell’85,2% di audience tra i 15 e i 24 anni, a conferma di come Sanremo continui ad attrarre le nuove generazioni. La Rai, però, ha fatto subito sapere che i numeri di questa edizione non sono comparabili con quelli dell’edizione numero 75, in virtù di una programmazione che, a partire da quest’anno, prevede orari di chiusura più anticipati (all’1 di notte), inoltre Auditel diffonderà anche la total audience, monitorando ogni dispositivo da cui si può vedere il programma, come smartphone, tablet e pc. Lo scorso anno, la media della total audience è stata di circa 11,6 milioni di spettatori, con 303mila visioni da small screen, con una visibilità impressionante per gli spot pubblicitari, che hanno raggiunto picchi di oltre 15 milioni di telespettatori. A fronte di questi numeri, Rai Pubblicità ha deciso di aumentare i listini pubblicitari tra il 7 e il 12%, scommettendo su Conti per raggiungere o superare i 60,2 milioni di euro della raccolta pubblicitaria dell’edizione precedente.
Anche sul fronte musicale, l’approccio di Carlo Conti si riflette nei numeri impressionanti del mercato discografico. Lo streaming dei brani in gara è aumentato del 463% negli ultimi cinque anni, e il numero di singoli platino ha raggiunto quota 241 dal 2013 ad oggi (dati Fimi). In questo panorama, la scelta di un cast in linea con i gusti più contemporanei – dai The Kolors ad Achille Lauro, passando per Tony Effe e Rose Villain – segna la continuità di Conti, che ha più volte sottolineato come il suo obiettivo sia quello di lanciare nuovi talenti e connettere il Festival con i gusti più giovani, rivendicando più volte di aver lanciato cantanti come Mahmood, Irama, Francesco Gabbani, Ermal Meta.
Nonostante questi successi, il futuro del Festival di Sanremo resta incerto. La recente sentenza del Tar della Liguria ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto alla Rai da parte del Comune di Sanremo per le edizioni 2024-2025, obbligando l’organizzazione a partire da una gara pubblica dal 2026. La Rai ha già presentato ricorso al Consiglio di Stato, rivendicando la titolarità esclusiva del Festival. Nel frattempo, si prepara a fare ricorso anche il Comune, che dall’altra parte si è mosso per uniformarsi alla sentenza del Tar, bandendo una manifestazione di interesse. Tra i possibili contendenti al bando c’è anche un colosso come Warner Bros. Discovery, che ha già dichiarato la sua intenzione di partecipare per “vincere” il Festival.