Florence Biennale assegnerà il premio internazionale alla carriera “Lorenzo il Magnifico” al regista, artista e sceneggiatore americano Tim Burton, in occasione della XV Florence Biennale, che si terrà dal 18 al 26 ottobre 2025 presso la Fortezza del Basso.
Il mondo artistico e magico di Tim Burton sembra sposarsi perfettamente con il tema di questa edizione della mostra internazionale, ovvero: “The Sublime Essence of Light and Darkness. Concepts of Dualism and Unity in Contemporary Art and Design” (La sublime essenza della luce e dell’oscurità. Concetti di dualismo e di unità nell’ arte contemporanea e nel design).
“Sono molto onorato di essere il nuovo destinatario del premio alla carriera unendomi alla lista di artisti straordinari premiati in passato”, sostiene l’artista, per poi proseguire dicendo: “Questo riconoscimento mi dà anche la possibilità di creare una mostra a Firenze per la Biennale, e non vedo l’ora di esplorare il tema di quest’anno su dualismo e unità attraverso la mia arte e riflettere su quegli opposti che non esistono l’uno senza l’altro: luce e oscurità, bene e male, ordine e caos”. Sono questi aspetti che Burton ha riportato sempre nei suoi lavori immersi in uno stile gotico con una poetica fiabesca, posizionati in un punto tra la luce e le tenebre eppure, non definibili, rappresentano un mondo a parte dove la complessità dell’animo umano non è trascurata.
Il direttore generale della mostra, Jacopo Celona definisce le motivazioni che hanno portato il comitato curatoriale a scegliere proprio lui per il premio: “è il riconoscimento di Florence Biennale a uno degli artisti più importanti dei nostri tempi per il suo straordinario lavoro artistico che abbraccia disegno, grafica, animazione stop-motion e produzione cinematografica.” Tra i suoi lavori più importanti troviamo Nightmare Before Christmas (1993), La Sposa Cadavere (2005), La Fabbrica di Cioccolato (2005), Edward Mani di Forbice (1990), sono solo alcuni esempi delle opere create da Burton che sono ormai diventate film cult imperdibili.
Il direttore continua sostenendo come “attraverso le sue opere, Tim Burton ha rivoluzionato la prospettiva che vede l’oscurità come sinonimo di male, facendo emergere nuovi concetti di bellezza grazie a visioni magiche e poetiche, abbattendo stereotipi legati ai dualismi e promuovendo una profonda comprensione della natura umana e delle connessioni tra il nostro limitato e fragile mondo terrestre e l’immensità dell’universo: una nuova prospettiva immateriale, spirituale, trascendentale, capace di dare consapevolezza emotiva dell’infinito, che configura le sue opere come espressione artistica di assoluta straordinarietà e come eredità culturale duratura sia per la comunità artistica, sia per il pubblico globale”.
Appare dunque naturale che Tim Burton venga premiato proprio in occasione della mostra che ha a che fareccon temi da lui spesso esplorati attraverso la propria arte e che ha onorato più e più volte attraverso le sue creazioni che, oltre ad essere visivamente accattivanti e oscure, sono dolcemente poetiche e fiabesche, un po’ come il binomio luce e oscurità.
