Jovanotti torna con "Il Corpo Umano", tra rinascita e introspezione
Top

Jovanotti torna con "Il Corpo Umano", tra rinascita e introspezione

Dopo anni di attesa, il cantautore tanto amato torna con un nuovo album, un inno alla vita e un invito a esplorare se stessi e il mondo che ci circonda.

Jovanotti torna con "Il Corpo Umano", tra rinascita e introspezione
Preroll

redazione Modifica articolo

28 Gennaio 2025 - 13.34 Culture


ATF

Jovanotti torna a farci sognare con il suo nuovo album Il Corpo Umano, un progetto ambizioso e personale che segna una nuova tappa nella sua carriera. In uscita il 31 gennaio, il disco è già un successo e sta conquistando pubblico e critica. “Il Corpo Umano” è stato, infatti, anticipato da singoli di grande successo come Montecristo e Fuorionda, entrambi entrati subito ai vertici delle classifiche.

Questo nuovo album si prospetta come un viaggio musicale che parla di rinascita, libertà e autenticità. Ogni traccia è una tappa di un percorso personale e universale, dove emozioni profonde e introspezione si fondono con suoni contemporanei e contaminazioni globali.

“Il titolo – spiega lo stesso Jovanotti – è nato prima delle canzoni, sono entrato in studio a realizzare i pezzi quando ho avuto il titolo e subito dopo l’idea della copertina dell’album. In pratica ho iniziato a costruire questo “edificio” partendo dal tetto. Il mio album si chiama “Il Corpo Umano” non solo perché è stato il mio personale campo di indagine e di battaglia dell’ultimo anno e mezzo, ma soprattutto perché il mio viaggio mi ha aperto panorami nuovi rispetto a questo argomento inesauribile. Detto in poche parole è con il corpo che attraversiamo il passaggio terreno, prima e dopo è un grande mistero, durante possiamo essere e osservare, vivendo”.

Leggi anche:  Ascoltando canzoni e riflessioni targate Gaber

“Normalmente sentiamo di avere un corpo quando il corpo si rompe o si ammala, così come ci accorgiamo dell’aria quando ci viene a mancare, così come scopriamo che esiste il tempo quando alle cose che iniziano si affiancano quelle che uniscono e noi ci stiamo in mezzo. Si tratta quindi, per me, di iniziare o proseguire con nuova consapevolezza un lavoro sul ‘sentire’ il corpo, l’aria, la luce, le cose che iniziano, quelle che finiscono, il respiro, i cambiamenti in atto, il dolore, il piacere, la guarigione, l’amore, gli altri, la natura, l’epoca, la cura, le emozioni, le idee, il flusso dei pensieri. Quella verità estatica chela vita a volte ci offre e che per tutta la prima parte della vita non cogliamo perché siamo immersi in un tipo di vitalità che poi ci accorgiamo essere stata una preparazione a quello che siamo oggi. Diventare, continuare a diventare è impegno e sfida, fino all’ultimo attimo, a bordo di un corpo fragile e infinito, mutevole e unico, come la vita stessa”, conclude.

Leggi anche:  The Fab Four: i Beatles prima che si chiamassero Beatles

L’artista ci invita, quindi, a esplorare i confini della nostra identità, a sentire e sentirsi vivi, ad affrontare le sfide del cambiamento e a celebrare la vita nei suoi aspetti più disparati. È un manifesto di cambiamento e di volontà, pieno di romanticismo e di gusto per l’arte della canzone pop.

Per dare vita a questo progetto, Jovanotti ha collaborato con alcuni dei migliori produttori italiani come Dardust, già collaboratore in Nuova Era, ha firmato con Lorenzo la musica e la produzione dei brani Montecristo, Fuorionda e Il corpo umano. Ha collaborato con Michele Canova, con lui sono nati gli abiti sonori di brani come La mia gente, Lo scimpanzé e Celentano. Immancabile, Federico Nardelli con cui ha prodotto Senza se e senza ma.

L’album per il momento è stato accolto con entusiasmo dal pubblico e dalla critica, che ne hanno apprezzato la profondità dei testi, la varietà dei suoni e la capacità di emozionare. A marzo, Jovanotti partirà per un tour nei palasport italiani, il PalaJova e saranno oltre 26 le date sold out in cui poter per vivere dal vivo le emozioni di questo nuovo album.

Native

Articoli correlati