Paul McCartney: “L’IA minaccia la musica, il governo deve proteggere gli autori”
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Paul McCartney: “L’IA minaccia la musica, il governo deve proteggere gli autori”

L'artista fa ancora parlare di sé lanciando un allarme sull’abuso dell’intelligenza artificiale nel settore musicale. 

Paul McCartney: “L’IA minaccia la musica, il governo deve proteggere gli autori”
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26 Gennaio 2025 - 18.42 Culture


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Paul McCartney, icona dei Beatles e del panorama musicale mondiale, ha espresso preoccupazioni sul crescente impatto dell’intelligenza artificiale sulla creatività artistica e sulla tutela dei diritti d’autore. Stando alle anticipazioni diffuse dalla stessa Bbc, di recente l’artista è stato intervistato al talk show domenicale di Laura Kuenssberg, dove ha espresso il suo dissenso verso una iniziativa di legge avviata dal governo laburista di Keir Starmer.

L’iniziativa consiste nel dare libertà alle multinazionali della musica di sfruttare brani senza prima chiedere il consenso all’autore o all’autrice per accrescere i modelli basati sull’intelligenza artificiale.

La critica non è sull’IA in quanto tale, uno strumento di cui ha usufruito anche lui in passato, ma sul fatto che questa iniziativa non permette di far emergere molti giovani artisti che senza il controllo sui loro diritti rimarrebbero impotenti davanti alle major. McCartney rivendica il fatto che devono essere autori e autrici ad avere un profitto dalle piattaforme streaming e non le piattaforme stesse che mirano a massimizzare il guadagno senza pagare i diritti. 

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Il musicista accusa il governo di essere troppo focalizzato nel voler fare diventare il Paese leader mondiale nella ricerca e nel business dell’intelligenza artificiale, in questo modo perde di vista chi dovrebbe aiutare, ovvero il suo popolo.

McCartney punta il dito sull’accettazione acritica delle nuove tecnologie da parte delle istituzioni pubbliche, che nella corsa verso le nuove frontiere tecnologiche si dimenticano il loro ruolo di essere al servizio del popolo. Se i Beatles dovessero rinascere oggi, i loro brani non sarebbero più identificabili come appartenenti a un gruppo ben distinto, ma rimarrebbero perfetti sconosciuti in un mercato musicale senza autori.

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