Nell’estate del 1788, in un arco di tempo sorprendentemente breve, Wolfgang Amadeus Mozart compose tre sinfonie che avrebbero segnato per sempre la storia della musica: la monumentale K. 543, la struggente K. 550 in sol minore e la straordinaria K. 551, meglio nota come Jupiter. Queste opere, vere pietre miliari del repertorio sinfonico, continuano a incantare le platee di tutto il mondo, e il loro fascino intramontabile è oggetto di studio nel libro Mozart: Le ultime tre sinfonie di Giovanni Bietti, noto autore della trasmissione Lezioni di musica su Rai Radio 3, pubblicato da Carocci Editore ed acquistabile in libreria.
Il testo tratta delle tre sinfonie di maggiore successo create dal grande compositore austriaco, scritte nello spazio di poche settimane estive. “La genesi delle tre sinfonie è piuttosto misteriosa: non sappiamo per quale occasione Mozart le abbia composte e non sappiamo nemmeno quando furono eseguite la prima volta. Ma all’inizio dell’Ottocento esse erano già famosissime”, spiega Bietti.
Sono state create nel luogo dove la musica ardeva di più, ovvero a Vienna. Un posto perfetto per i musicisti, proprio per la intensa vita culturale che i viennesi adoravano fare ovvero andare a teatro ad ascoltare i concerti, attività coltivata anche da Giuseppe II, appassionato di musica.
Il libro propone un glossario con una discografia per ascoltare le eleganti sinfonie. Racconta anche l’atteggiamento del pubblico contemporaneo di Mozart, che paragonato a quello del nostro tempo aveva un atteggiamento opposto. Infatti, il borbottio durante l’esecuzione della musica era la norma. Solo nel futuro ottocentesco, con Wagner, il suono della musica sarebbe stato percepito dal pubblico in devoto silenzio.
Le ultime tre sinfonie di Mozart non sono solo capolavori musicali, ma anche testimonianze del genio senza tempo di un compositore che ha trasformato la storia della musica. Attraverso il libro di Giovanni Bietti, possiamo avvicinarci a queste opere con uno sguardo nuovo, scoprendo non solo la complessità e la bellezza della loro struttura, ma anche il contesto storico e culturale in cui nacquero. Mozart, con il suo talento unico e la capacità di emozionare, continua a ispirare e a ricordarci il potere universale della musica, in grado di superare ogni confine e di parlare al cuore di chiunque, in ogni epoca.