Training non autorizzato: i creativi difendono il diritto d'autore

Gli artisti e gli operatori dell'industria culturale si mobilitano contro le intelligenze artificiali addestrate sulle opere creative.

Training non autorizzato: i creativi difendono il diritto d'autore
Preroll AMP

redazione Modifica articolo

23 Ottobre 2024 - 16.27 Culture


ATF AMP

Sono musicisti, attori, scrittori, premi Nobel, premi Oscar e persone appartenenti al mondo delle industrie culturali i 6500 firmatari dell’appello contro il training non autorizzato dell’intelligenza artificiale.

Top Right AMP

Il tema è sempre più centrale e lo dimostrano le numerose cause sul training non autorizzato che avvengono soprattutto in America ma non solo. Il Regno Unito, a cui si deve la prima legge sul copyright nel 1710, sembra ora intenzionato a modificare la sua attuale legge sul diritto d’autore per consentire alle intelligenze artificiali di addestrarsi sulle opere protette da copyright senza dover richiedere un’autorizzazione.

“Molte aziende di intelligenza artificiale generativa – è scritto nel comunicato – si allenano sul lavoro dei creatori senza una licenza per farlo: questo è un grosso problema per molti artisti, musicisti, attori, autori e altri creatori il cui lavoro è sfruttato da società di intelligenza artificiale. Questo è un momento critico per i creatori di tutto il mondo: negli Stati Uniti ci sono più cause continue che sono state introdotte a causa di un training senza licenza; nel Regno Unito il governo ha affermato che vorrebbe cambiare la legge sul copyright e consentire alle società di intelligenza artificiale di formarsi sul lavoro protetto da copyright senza dover richiedere un’autorizzazione. Pensiamo che sia importante ascoltare direttamente dai creatori il cui lavoro viene sfruttato”.

Dynamic 1 AMP

I creativi alzano la voce e lanciano l’appello a tutela delle opere creative, i governi sapranno coglierlo?

FloorAD AMP
Exit mobile version