Presadiretta, stasera: le conseguenze sull'ambiente della guerra in Ucraina
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Presadiretta, stasera: le conseguenze sull'ambiente della guerra in Ucraina

I temi di Presadiretta saranno incentrati sulle conseguenze energetiche del conflitto in Ucraina per la nostra dipendenza dall’energia fossile, ma anche sulle conseguenze ambientali per il pianeta.

Presadiretta, stasera: le conseguenze sull'ambiente della guerra in Ucraina
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21 Marzo 2022 - 19.27 Giornale dello Spettacolo


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Presadiretta torna stasera, lunedì 21 marzo 2022, su Rai 3, condotto sempre da Riccardo Iacona che realizza le sue inchieste in collaborazione con Cristina De Ritis, Giulia Bosetti, Lisa Iotti e Raffaella Pusceddu. I temi di questa sera saranno incentrati sulle conseguenze energetiche del conflitto in Ucraina per la nostra dipendenza dall’energia fossile, ma anche sulle conseguenze ambientali per il pianeta. 

Presadiretta stasera approfondirà le conseguenze della guerra a partire dal peso della nostra dipendenza dall’energia fossile gas, petrolio e carbone. Abbiamo e stiamo finanziando la guerra di Putin acquistando gas e combustibili dalla Russia. Senza contare il danno ambientale provocato da questa guerra, di cui parlerà . Svetlana Krakovska, la più importante scienziata del clima in Ucraina. 

Il terrore nucleare è tornato protagonista con questo nuovo conflitto in Europa. A Presadiretta anche alcuni esempi virtuosi e testimonianze di come sia possibile liberarci dei combustibili fossili, ma siamo complessivamente in ritardo sul fronte delle rinnovabili.

Il Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico nel suo ultimo rapporto ha segnalato come la temperatura sia cresciuta di 1.1 gradi. Il programma è andato in Florida e Louisiana dove si combatte contro l’innalzamento del mare e in California che lotta contro gli incendi e la siccità. Poi in Madagascar dove è in corso una carestia per i cambiamenti climatici.

Leggi anche:  Clima: il 2024 sarà il primo anno oltre la soglia critica di 1,5 °C

Riccardo Iacona incontra Elisa Palazzi climatologa ricercatrice del Cnr e dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima di Torino e Nicola Armaroli dirigente di ricerca presso il CNR, membro dell’Accademia Nazionale delle Scienze ed esperto di energia rinnovabile.

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