Jovanotti finalmente sorride insieme alla figlia, dopo il linfoma di Hodgkin: ″È per te che il mare sa di sale”
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Jovanotti finalmente sorride insieme alla figlia, dopo il linfoma di Hodgkin: ″È per te che il mare sa di sale”

Il papà le dedica gli stessi versi di "Per te", la canzone che scrisse per lei 22 anni fa

Lorenzo Cherubini (Jovanotti) e Teresa, sua figlia
Lorenzo Cherubini (Jovanotti) e Teresa, sua figlia
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24 Agosto 2021 - 16.17


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″È per te che il mare sa di sale”: così scrive Lorenzo Cherubini nella didascalia di una foto pubblicata su Instagram che lo ritrae insieme alla figlia Teresa, citando la canzone dedicata proprio alla primogenita, venuta al mondo il 13 dicembre di 22 anni fa.
I due si trovano in barca a vela, guardano l’orizzonte e sorridono. È la quiete dopo la tempesta: lo scorso anno infatti la famiglia di Jovanotti ha attraversato un momento molto buio, ovvero un linfoma di Hodgkin diagnosticato a Teresa, e per fortuna superato. 
La giovane ha deciso qualche tempo fa di condividere sui social la sua malattia. “Dopo mesi di ansie e paure, la storia si è conclusa. E posso raccontarla, perché dal 12 gennaio 2021 sono ufficialmente guarita. Un grazie speciale ai miei genitori che ci sono sempre stati”, ha scritto. E ancora: “La paura non é andata via e ci vorrà del tempo perché possa fidarmi di nuovo del mio corpo. Ma non vedo l’ora di ricominciare a vivere”.
E per Jovanotti e la moglie è stata lei, Teresa, la loro roccia. ”È stata la roccia alla quale io e Lorenzo ci siamo aggrappati, non il contrario”, ha spiegato Francesca Valiani, moglie di Jovanotti, qualche mese fa.
“Quando l’impensabile ti arriva addosso – ha raccontato la madre Francesca su Instagram – senti che non sarai in grado di affrontarlo, che vincerà lui, ma se la fortuna ti mette accanto medici ed infermiere straordinari che ti spingono a credere che invece no, lui non vincerà affatto, inizi a crederci e guardare solo l’obiettivo, la fine. ‘Oggi è dura ma finirà, non è per sempre’. Ieri è stato quel giorno, quel giorno in cui tutto doveva finire e così è stato, non si può descrivere la felicità. Per un genitore è una prova crudele, ma se ancora una volta la fortuna ti è amica e ti regala una figlia come Teresa non puoi che uscirne riempito invece che svuotato. Lei è stata la roccia alla quale io e Lorenzo ci siamo aggrappati, non il contrario. Vorrei ringraziare le nostre famiglie, i nostri amici, chi sapeva e si è mosso con rispetto e discrezione”.

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