Toni Servillo inserito dal New York Times tra i migliori 25 attori del ventunesimo secolo
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Toni Servillo inserito dal New York Times tra i migliori 25 attori del ventunesimo secolo

La classifica vede Denzel Washington al primo posto. Per il giornale americano, "Servillo cattura la stravagante umanità e il profondo mistero di uomini che vivono per piegare il mondo alla loro volontà"

Toni Servillo
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26 Novembre 2020 - 10.47


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Il New York Times ha pubblicato oggi la lista dei 25 grandi attori del ventunesimo secolo, e il più grande attore italiano, Toni Servillo, ne fa parte: “Con la sua bella faccia segnata dalle rughe e l’impeccabile eleganza”, l’attore di “Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino “evoca una versione più solida della ‘farfalla sociale’ che Marcello Mastroianni fu nella ‘Dolce Vita”.
La “top 25” del Times è stata messa assieme da Scott e dalla collega Manohla Dargis. “Alcuni nomi sono nuovi, altri sono con noi da decenni. Nella nostra scelta ci siamo concentrati su questo secolo e guardato oltre Hollywood. Ci sono star e alcuni premi Oscar, ma anche caratteristi e camaleonti, eroi di azione e beniamini dei cinema d’essai. Sono le 25 ragioni per cui amiamo il cinema”, hanno scritto i due critici.
Nella lista guidata dal “fuori categoria” Denzel Washington che “rende il suo lavoro, cioè  recitare, naturale come il respiro”, e in cui figurano anche, tra gli altri, star come Catherine Deneuve, Daniel Day Lewis, Tilda Swinton e Joaquin Phoenix, Servillo occupa la settima posizione, stretto tra il sudcoreano Song Kang Ho di “Parasite” (sesto) e la cinese Zhao Tao (ottava).
Dell’italiano i critici invitano a rivedere, sempre frutto della collaborazione con Sorrentino, “Il Divo” e “Loro”, rispettivamente ispirati a Giulio Andreotti e Silvio Berlusconi: “Per apprezzare la scala di questa impresa bisognerebbe pensare allo stesso attore che interpreta le parti di Richard Nixon e Barack Obama, o Winston Churchill e Margaret Thatcher”.
I due film “vanno a nozze col teatro del potere e Servillo nel suo makeup grottescamente artificiale assomiglia a volte a un burattino o un fumetto politico”, ma l’attore italiano, secondo il Times, va oltre la satira: “Come un attore shakespeariano che affonda nella maestà e mostruosità di re antichi o immaginari, Servillo cattura la stravagante umanità e il profondo mistero di uomini che vivono per piegare il mondo alla loro volontà. Ma anche la loro solitudine”.

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