di Antonello Sette
Ci sentiamo penalizzati e discriminati. Ci stanno tarpando le ali. Stiamo organizzando un immenso flashmob, che a breve invaderà l’Italia. Piazze, strade e vicoli di tutte le città possibili, accumunati dalla magia del tango. Noi non discutiamo le regole e la necessità di rispettarle – ha detto Barbara Cicero, ballerina, maestra e organizzatrice di tango a spraynews.it -. Le chiedo, però che senso abbia imporre il distanziamento sociale ai mariti e alle mogli, alle coppie di fatto, conviventi e non. A chi passa tutto il giorno insieme, mangia, va a letto, si abbraccia, si addormenta e si sveglia insieme. Questo è un accanimento, che non possiamo accettare.
Che cosa significa dover ballare a distanza?
Il tango, prima di essere un’attività ludica, un’arte e una danza sportiva, è un grande strumento di socializzazione. Si cambia partner ad ogni ballo, ci si abbraccia, ci si si sfiora e ci si tocca, prima ancora di conoscersi. E si balla all’unisono diventando, da due, un’unica entità. Non a caso è nata la tangoterapia, che aiuta a sentirsi meno soli e meno inutili tante donne e tanti uomini: i malati di alzheimer, i ragazzi down, i disabili motori e psichici. O più semplicemente chi fa fatica ad approcciare gli altri. In un mondo che gira a mille e non ti aspetta mai. Il distanziamento sociale, brutto aggettivo, specie se applicato al tango, ci mette in ginocchio. Il tango e gli altri balli di contatto muovono, anche a livello economico, tutto un mondo che, se costretto a un numero chiuso e all’abolizione per decreto del contatto, rischia di sparire. Le sale da ballo e le palestre utilizzate al cinquanta per cento, le feste e le gare abolite: si cancellano in un solo giro di Dpcm centinaia di posti di lavoro.
Con il vostro flashmob chiedete che almeno chi è coppia anche nella vita continui a ballare, come tango comanda?
Il flashmob sarà riservato esclusivamente a loro. Balleranno, si abbracceranno, si toccheranno e si congiungeranno, rispettando solo le regole sacre e magiche del tango. Uniti nel corpo, nella mente e nell’anima. Rispettando tutte le altre regole, perché non siamo e non saremo mai untori. Distanti, quindi, ma solo dalle altre coppie. Passi all’unisono non solo di tango, ma anche degli altri balli da contatto come la salsa e il lindy hop. Ciascuno ascoltando dagli auricolari la propria musica. Passi di danza liberi e felici per rivendicare il diritto e la voglia di poter essere una coppia anche in una scuola da ballo e non solo dentro le mura domestiche. Una coppia, sempre. E non dove e quando lo decide un Dpcm.