L’Italia celebra Totò nel 50esimo anniversario della morte che cadrà il prossimo 15 aprile. Eppure la casa dove il celebre attore visse sta cadendo a pezzi: al civico 109, in via Maria Antesaecula, nel rione Sanità, a Napoli, non ci sono finestre né gli infissi del balcone. Solo una targa, posta sul muro all’esterno del palazzo, indica che lì è vissuto Antonio de Curtis, con la madre Anna Clemente.
L’appartamento è al primo piano di un edificio umido, che porta su uno dei muri perimetrali i segni evidenti di una lesione che risale al terremoto del 1980. L’associazione Il Principe dei Sogni, che si batte per farne un luogo dedicato alla memoria dell’artista, è alle prese con mancanza di risorse e un complesso intreccio di problemi tecnico-burocratici.
“Il risultato – ha commentato con rammarico Francesco Ruotolo, a nome dell’associazione – è che Napoli, l’università, l’Italia commemorano Totò, ma nella sua casa non potrà svolgersi alcuna iniziativa”.