La luna rossa di piazza Fontana
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La luna rossa di piazza Fontana

Luna rossa, per ricordare la strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969. Un video con la canzone di lotta cantata dalla Banda Bassotti.

La luna rossa di piazza Fontana
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12 Dicembre 2015 - 11.43


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Il 12 dicembre 1969 la sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura in piazza Fontana, a Milano, era piena di clienti venuti soprattutto dalla provincia; gli altri istituti di credito chiusero alle 16 e 30, tuttavia vi erano ancora molte persone all’interno in attesa di completare le loro incombenze. L’esplosione avvenne alle ore 16 e 37, quando nel grande salone del tetto a cupola scoppiò un ordigno contenente 7 chili di tritolo, uccidendo 16 persone (13 sul colpo) e ferendone altre 8.

 

Questo il testo di Luna Rossa eseguito dalla Banda Bassotti.

 

Il pomeriggio del 12

dicembre

in piazza del Duomo ce l’avete illuminato

ma in via del Corso non ci sono le luci

per l’autunno caldo il comune le ha levate

 

In piazza Fontana il traffico è animato

c’è il mercatino degli agricoltori

sull’autobus a Milano in poche ore

la testa nel bavero del cappotto alzato

 

Bisogna fare tutto molto in fretta

perché la banca chiude gli sportelli

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oh come tutto vola così in fretta

risparmi gente tutto così in fretta

 

No, no, no, non si può più dormire

la luna è rossa, rossa di violenza

bisogna piangere i sogni per capire

che l’unica giustizia borghese si è spenta

 

Scende dicembre sopra la sera

sopra la gente che parla di Natale

se questa vita avrà un futuro

metterò casa potrà anche andare

 

Dice la gente che in piazza Fontana

forse è scoppiata una caldaia

la nella piazza 16 morti

li benediva un cardinale

 

No, no, no, non si può più dormire

la luna è rossa, rossa di violenza

bisogna piangere i sogni per capire

che l’unica giustizia borghese si è spenta

 

Notti di sangue e di terrore

scendono a valle sul mio paese
chi pagherà le vittime innocenti?

chi darà vita a Pinelli il ferroviere?

 

Ieri ho sognato il mio padrone

a una riunione confidenziale

si son levati tutti il cappello

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prima di fare questo macello

 

No, no, no, non si può più dormire

la luna è rossa, rossa di violenza

bisogna piangere i sogni per capire

che l’unica giustizia borghese si è spenta

 

Sulla montagna dei martiri nostri

tanto giurando su Gramsci e Matteotti

sull’operaio caduto in cantiere

su tutti i compagni in carcere sepolti

 

Come un vecchio discende il fascismo

succhia la vita ad ogni gioventù

ma non sentite l’urlo sulla barricata

la classe operaia continua la sua lotta

 

No, no, no, non si può più dormire

la luna è rossa, rossa di violenza

bisogna piangere i sogni per capire

che l’unica giustizia borghese si è spenta

 

No, no, no, non si può più dormire

la luna è rossa, rossa di violenza

bisogna piangere i sogni per capire

che l’unica giustizia borghese si è spenta

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