Hanno 'osato' criticare la guerra di Erdogan ai curdi: 35 arrestati per terrorismo
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Hanno 'osato' criticare la guerra di Erdogan ai curdi: 35 arrestati per terrorismo

Il Sultano aveva ammonito che l'avrebbe fatta pagare cara a quelli che si fossero opposti all'offensiva militare a Afrin

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22 Gennaio 2018 - 09.52


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Repressione e bavaglio, bavaglio e repressione: le autorità turche hanno spiccato oggi 35 mandati d’arresto contro persone accusate di “propaganda terroristica” sui social network contro l’offensiva militare di Ankara ai danni di una milizia curda in Siria. Questo per aver ‘osato’ criticare la guerra di Erdogan.
Secondo quanto riferito dall’emittente turca Trt, questi mandati d’arresto riguardano 18 persone a Istanbul e 17 a Diyarbakir, grande città del Sud-Est della Turchia a maggioranza curda, dove questa mattina sono già stati fermati otto sospetti.
L’accusa mossa dalle autorità turche è di “propaganda” in favore delle Unità di protezione del popolo (Ypg), milizia curdo-siriana contro la quale Ankara sta conducendo da sabato un’offensiva militare nella regione di Afrine.
Ankara considera questo gruppo una “organizzazione terroristica” strettamente legata al Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk).
Del resto l’altro giorno il Sultano aveva detto: “Coloro che risponderanno agli appelli dei leader curdi che invitano a manifestare pagheranno un prezzo altp. E’ una lotta nazionale. Schiacceremo chiunque si oppone alla nostra lotta nazionale”.
Nel frattempo, un procuratore di Istanbul ha aperto un’indagine stamane contro 57 persone sospettate di “propaganda terroristica”, “incitamento all’odio” o “insulti al presidente” su Twitter in connessione con la stessa operazione in Siria, secondo l’agenzia di stampa statale Anadolu.

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