Accuse di molestie sessuali: il repubblicano Moore rifiuta di ritirarsi
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Accuse di molestie sessuali: il repubblicano Moore rifiuta di ritirarsi

Il politico ultra-conservatore sotto accusa corre per il seggio del Senato in Alabama: spunta una quinta donna: cercò di abusare di me quando avevo 16 anni

Ray Moore
Ray Moore
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14 Novembre 2017 - 09.46


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Certi amori non finiscono, verrebbe da dire, riprendendo le parole di una canzone di Antonello Venditti, davanti all’iniziativa del leader repubblicano al senato, Mitch McConnell, che ha chiesto ufficialmente al candidato del suo partito per il seggio senatoriale dell’Alabama, Roy Moore, di ritirarsi dalla competizione dopo che una donna lo ha accusato di molestie sessuali per fatti di quasi quarant’anni fa. Si tratta di una vicenda che risale al 1979, che Moore nega e che, per questo, non intende ritirarsi dalla corsa per il senato.
McConnel ha fatto la sua richiesta davanti ai giornalisti, che gli hanno posto domande sulla vicenda. “Penso che dovrebbe andare in pensione”, ha detto McConnell, riferendosi a Roy Moore, invitandolo a ritirarsi “se queste accuse sono vere”. In ogni caso, McConnel ha già emesso il suo verdetto, dicendo di “credere alle donne”.
Il 9 novembre il Washington Post ha pubblicato la testimonianza di una donna che dice di essere stata molestata da Roy Moore nel 1979, quando lei aveva 14 anni e lui 32. Tre altre donne – all’epoca anch’esse minorenni – hanno detto la stessa cosa, negando comunque  di avere avuto rapporti sessuali.
Intanto arriva la dichiarazione di una quinta donne che Roy Moore avrebbe molestato, con comportamenti sessuali inappropriati, quando lei era ancora minorenne. Si chiama Beverly Young Nelson e, in una conferenza stampa a New York, ha detto d’essere stata aggredita nel gennaio 1978 dall’attuale candidato al Senato. Lei allora 16 anni e Moore era l’avvocato della contea.
“Ho cercato di spingerlo via, gridandogli di fermarsi. Ma, invece di fermarsi, cercava di spingere il mio volto verso il suo inguine tenendomi per il collo”. Moore le avrebbe detto di non dire nulla perché “nessuno le avrebbe creduto”.
Molti repubblicani si stanno muovendo per prendere il posto di Roy Moore nelle elezioni del 12 dicembre. Tuttavia, è troppo tardi per rimuovere il suo nome dalle schede elettorali.

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